Aiutare gli altri aiuta noi stessi – Servizio giornalistico #InsiemeRedazioniAMO

“Aiutare gli altri”. Sono le tre parole che rappresentano il senso e soprattutto il valore del volontariato di cui tutti noi possiamo essere protagonisti.

La 3 D dell’Istituto Palazzo-Salinari di Montescaglioso, nell’ambito del Progetto #InsiemeRedazioniAMO, promosso dall’Associazione Mondi Lucani, ha avuto l’opportunità di conoscere un aspetto della propria comunità: il mondo del #volontariato.

Cos’è per noi il volontariato?

Cos’è per noi il volontariato?

Che cos’è il volontariato per la Classe 3 D dell’Istituto Comprensivo Palazzo-Salinari di Montescaglioso? Eccolo qui sintetizzato in poche parole.
3La Classe 3 D dell’Istituto Comprensivo “Palazzo-Salinari” di Montescaglioso

Come scrivere un articolo #progetto insiemeredazioniamo

Il testo di un articolo deve essere sempre basato su notizie verificate oltre che contenere opinioni di chi scrive.

Importante è l’uso della grammatica e non commettere errori di battitura.

Verificare la notizia da riportare facendo una ricerca sui diversi motori di ricerca accedendo anche a fonti come le testate giornalistiche più autorevoli. Fai ugualmente attenzione, approfondisci sempre!

Cos’è una bufala?

Una bufala è una notizia falsa ovvero una forma di disinformazione creata quasi sempre per due motivi: per guadagno o per errore.

Cita sempre le fonti

Scriviamo sempre da chi abbiamo preso spunto per i nostri articoli, ovvero “citiamo la fonte”.

Come comincio?

Ricordati delle 5 domande fondamentali del giornalismo tradizionale: le famosissime 5 W

  • cos’è successo?
  • dov’è successo?
  • quando è successo?
  • Chi sono i protagonisti?
  • perché è successo?

Lo svolgimento del testo

La parte centrale del testo/articolo conterrà:

  • come è successo?
  • quali sono le conseguenze?
  • che cosa pensano le persone di questo fatto?

La conclusione

E’ in questa parte che potrai esprimere le tue opinioni. Ricordati sempre di essere imparziale!

Regole per scrivere online: riepiloghiamo insieme

  1. La lunghezza ideale di un articolo è di una cartella, cioè una pagina Word (600/650 parole)
  2. Le frasi devono essere semplici: soggetto, verbo, complemento
  3. Un periodo deve contenere tra le 18 e le 25 parole, osa fino alle 30, mai di più
  4. Usa la punteggiatura: non solo punti fermi e virgole, ma anche i due punti e il punto e virgola
  5. Modo e tempo dei verbi: usa la forma attiva, mai o quasi mai la forma passiva
  6. Usa il presente indicativo e il passato prossimo, a volte anche l’imperfetto
  7. Le parole italiane sono specifiche e significative, perciò usa gli aggettivi con parsimonia
  8. Usa poco anche gli avverbi in -mente(assolutamente, praticamente, sorprendentemente): appesantiscono le frasi
  9. Usa poco le parole straniere, soprattutto se hai l’alternativa in italiano
  10. Se, nel tuo articolo, usi un acronimo o un’abbreviazione per la prima volta, spiegalo: ONU diventerà Organizzazione delle Nazioni Unite

Gli auguri di buon lavoro dell’Associazione Mondi Lucani

Cari ragazzi, auguri di buon lavoro e buon divertimento!

E sì, perché il progetto #InsiemeRedazioniAMO – Una Redazione Giornalistica 3.0 in ogni scuola – lo abbiamo immaginato pensando a quanto vi sareste divertiti soprattutto durante le attività di laboratorio tecnico pratico che vi permetteranno di avvicinarvi in modo attivo e responsabile al mondo dell’informazione e al valore che esso rappresenta.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la Regione Basilicata ha creduto in un progetto che secondo la nostra Associazione sarà capace di farvi acquisire fiducia nelle vostre capacità espressive qualsiasi esse siano: nel campo della scrittura ma anche della fotografia, della grafica e del mondo dell’audiovisivo e del mondo del giornalismo digitale facendo crescere sempre più il senso di appartenenza di ciascun gruppo di lavoro alla propria comunità.

L’idea di mettere in rete attraverso il sito internet i ragazzi degli Istituti scolastici di paesi diversi della nostra provincia sarà per voi uno stimolo non solo fare bene e meglio, ma permetterà anche un confronto tra voi ragazzi relativamente alle tematiche che affronterete.

Vorremmo che in questo percorso vi sentiste tutti protagonisti nel progettare insieme un racconto unico e straordinario e non solo dei temi proposti dal progetto: cultura del volontariato, integrazione tra i popoli e pari opportunità, prevenzione delle dipendenze e cyberbullismo, cittadinanza attiva.

Infatti, la specifica attività di valorizzazione di un bene tangibile o intangibile della vostra Città, prevista dal progetto, vi permetterà di essere portatori di un messaggio in grado di far emergere il valore della relazione e dell’integrazione all’interno di ogni comunità e soprattutto di diventare “ambasciatori della bellezza” del territorio che vi vede crescere e guardare al futuro con fiducia.

Ancora Auguri cari ragazzi e buon lavoro.

La Presidente dell’Associazione Mondi Lucani

Presentato a Montescaglioso Tomàs Ditaranto, cittadino illustre che diventerà personaggio del “Centro Lucani nel Mondo Nino Calice”

Presentato a Montescaglioso Tomàs Ditaranto, cittadino illustre che diventerà personaggio del “Centro Lucani nel Mondo Nino Calice”

E’ Tomás Ditaranto, nato a Montescaglioso e emigrato in Argentina nel 1907, il cittadino illustre proposto dal comune di Montescaglioso alla Regione Basilicata attraverso un progetto, affinché diventi uno dei nuovi personaggi del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” – Museo dell’emigrazione lucana di Castel Lagopesole.

La proposta è stata ufficializzata durante il seminario di studio che si è tenuto sabato 16 giugno nella sala del Capitolo dell’abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo alla presenza del sindaco, Vincenzo Zito, dell’assessore, Francesca Fortunato, e dei rappresentanti istituzionali della Regione intervenuti, ovvero il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Achille Spada, il coordinatore del “Centro Nino Calice”, Luigi Scaglione, e il funzionario regionale Rocco Romaniello.
A curare lo studio e le ricerche su TomásDitaranto è stata l’associazione “Mondi Lucani” che durante il seminario ha presentato un’ attenta analisi dell’uomo e dell’artista tra i più importanti nel panorama argentino del ‘900. Attraverso video-schede realizzate da Giuseppe Disabato della Suditaliavideo grazie alle ricerche della professoressa Maria Raffaella Magistro, un pubblico attento ha potuto conoscere una personalità che con la sua arte ha rappresentato la Basilicata nel mondo lasciando testimonianza del suo genio .
La figlia del pittore, Haydée insieme a tutta la famiglia Ditaranto ha inviato da Buenos Aires un messaggio di ringraziamento a quanti si stanno adoperando per rendere onore e merito a un figlio della Lucania tanto legato alla propria terra.
Ditaranto che da bambino aiutava suo padre maniscalco, studiò all’Accademia nazionale delle belle arti di Buenos Aires con i maestri Alice, Centurión, Collivadino e Rossi. Insegnò presso l’Accademia delle Belle Arti e nella scuola di Quinquela Martin nel quartiere de La Boca, famoso per la presenza di immigrati genovesi. Dal 1927, anno del suo debutto al Salone nazionale delle Belle Arti di Buenos Aires, la carriera artistica di Ditaranto come pittore, incisore, illustratore e professore è stata costellata da successi con oltre 250 mostre . Nel 1962 fu chiamato a illustrare l’edizione multilingue del poema epico “Martin Fierro” del genere gauchesco argentino. I suoi viaggi delle radici in Basilicata nella “terra dai tanti cieli diversi”, come amava definirla, sono testimoniati da oli e acquerelli esposti nei musei di tutto il mondo.
L’analisi dell’arte pittorica è stata curata dalla professoressa Anna Loré che si è soffermata sugli acquerelli in cui emerge la caratteristica più conosciuta di Ditaranto ovvero il “costumbrismo”. Paesaggi del nord dell’Argentina raffigurati con colori vivi in cui i personaggi con i loro costumi si fondono con l’ambiente diventando un tutt’uno con la natura fino a creare un clima surreale che, ha detto Loré, richiama ai pittori della scuola romana. Un realismo magico nello stile di Ditaranto in cui prevale il verde che riconduce al panismo ovvero a quella fusione dell’uomo con la natura. Nel 2016 grazie alla generosità di Teresa e Nicola Balsebre, un olio di Tomás Ditaranto raffigurante “Gesù con la corona di spine”, fu donato a Papa Francesco. Era stato realizzato proprio a Montescaglioso nel 1979 a pochi anni dalla scomparsa del pittore avvenuta nel 1985.

In quel Cristo flagellato con il mantello rosso che richiama a Guttuso e Caravaggio è racchiuso il messaggio pittorico di Ditaranto degli ultimi anni. Il tratto fermo e deciso di Tomás Ditaranto riuscì a dipingere gli occhi del Cristo che altro non erano che i suoi occhi che ormai non vedevano più a causa di una malattia. Una personalità da riscoprire e valorizzare, che come ha detto Maria Andriulli, moderatrice della serata e vice presidente dell’associazione, rappresenta la porta e il ponte culturale tra Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e l’Argentina con i suoi milioni di discendenti italiani.
Maria Andriulli