“Amerigo Ruggiero e la rivendicazione degli italiani in America” è il tema dell’incontro organizzato dal Comune di Grassano in collaborazione con l’Associazione Mondi Lucani ETS che si terrà venerdì 14 luglio nell’Auditorium della Pace di Grassano alle ore 18:00.
Relatore d’eccezione sarà il prof. Mark Pietralunga, docente presso la Florida State University, tra i più autorevoli studiosi di Amerigo Ruggiero.
Ruggiero, corrispondente da New York per “La Stampa” di Torino dal 1929 al 1940, è stato il più importante ed apprezzato articolista italiano in America di quel periodo. Nel 1934, con Einaudi pubblicò “L’America al bivio”, una fotografia del crac bancario di Wall Street del 1929 e del conseguente New Deal promosso dal presidente Roosevelt. Un testimone assoluto delle condizioni di vita degli Italiani in America che ha seguito e studiato gli aspetti politici, economici, sociali e culturali degli emigranti.
“Avere un relatore del calibro del prof. Pietralunga a Grassano, ci permette di mantenere accesi i riflettori su Amerigo Ruggiero, giornalista lucano che ha permesso di comprendere meglio il fenomeno migratorio del ‘900 della nostra regione e soprattutto le reali condizioni di vita dei nostri emigranti italiani”. A dichiararlo, l’assessore del Comune di Grassano, Angela Daraio.
L’evento ha avuto il patrocinio della Regione Basilicata e del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice”, al cui Museo dell’emigrazione lucana Ruggiero è stato candidato nel 2018 dal Comune di Grassano a diventare personaggio museale.
Mimì Coviello, coordinatrice del Comitato Tecnico Scientifico del “Centro Lucani nel Mondo Nino Calice” ha dichiarato: “L’interessante figura del lucano Amerigo Ruggiero, medico e giornalista, americanista e corrispondente italiano dagli USA, è stata riscoperta grazie ad un corposo studio condotto negli anni scorsi dall’Associazione Mondi Lucani per il Centro Lucani nel Mondo Nino Calice, della Regione Basilicata”.
“Il prezioso materiale d’archivio e le video interviste raccolte da Mondi Lucani – continua Coviello – ricostruiscono con dovizia di particolari la vita di un uomo e di un professionista dalla personalità poliedrica e coraggiosa che, attraverso la sua penna riesce anche a restituire un ritratto sincero e secco delle tante sfumature che hanno caratterizzato l’emigrazione italiana in America tra i due conflitti mondiali”.
Per la coordinatrice “l’auspicio è che queste ricerche, già parte dell’archivio del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice, siano costantemente arricchite dal confronto con illustri studiosi quali il prof Pietralunga e che presto siano raccontate anche all’interno del Museo dell’Emigrazione lucana di Lagopesole che il Centro ospita, attualmente chiuso per i restauri del maniero”. “Che questo evento possa essere l’occasione per accendere i riflettori anche sul nostro Centro e sulla riapertura del Museo, abbiamo bisogno degli spazi e dei luoghi di confronto ed è bene che si lavori per questo alacremente” conclude Coviello.