Di seguito la riflessione che Filomena Labriola, Presidente Associazione Nazionale Pedagogisti di Puglia e Basilicata, ha voluto esprimere sul Premio Mondi Lucani.
Il 12 agosto prossimo, a Matera, città capitale europea della cultura, conosceremo i premiati mondi lucani 2022 e scopriremo le concrete opportunità che metteranno in campo per il territorio, ma anche le loro idee per disegnare una Basilicata protagonista del sud dell’Italia. Il Premio Mondi Lucani, nella sua mission di mettere a valore i Lucani nel Mondo, rappresenta un appuntamento importante per la Basilicata oltre che un modello unico in Italia. Il Premio infatti, non è una mera celebrazione delle personalità lucane che nel mondo eccellono nei diversi campi dell’economia e dell’impresa, della tecnologia e dell’innovazione, della creatività, dell’amministrazione e terzo settore, ma in soli quattro anni è diventato un vero e proprio modello capace di generare “economia delle connessioni” oltre che “economia della conoscenza”. Il trasferimento di know-how dei premiati come principale gesto di “Restituzione” al territorio, ai giovani studenti e agli imprenditori e la costruzione di reti e relazioni rappresentano il principale valore su cui il Premio Mondi Lucani si fonda. I protocolli di intesa che l’organizzazione ha stipulato negli anni simboleggiano la volontà di promuovere, diffondere e formare buone prassi nei vari settori dell’economia, puntando ad obiettivi formativi strategici per la promozione di individualità esperte e creative: l’auto imprenditorialità ed empowerment, concetti cari a Delors (1993) nel suo “Libro Bianco”. Come Presidente ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) Puglia e Basilicata, mi preme sottolineare i diversi significati insiti in questo Premio. Il processo di crescita, sia individuale che di gruppo, basato sull’incremento dell’autostima, autodeterminazione e auto efficacia, denominato appunto empowerment, credo sia alla base dei progetti che porta avanti l’organizzazione Mondi Lucani. I premiati diventano modelli, coach e mentori o semplicemente riferimenti con cui avere un confronto e un dialogo. Oggi, in una società complessa, performante, e standardizzata, il tentativo di promuovere processi educativi orientati alla promozione dei talenti, che presuppongono il desiderio di puntare alla personalizzazione degli interventi e al tirar fuori le potenzialità di ognuno, rappresenta un nodo cruciale per lo sviluppo della persona che può utilizzare i suoi talenti a servizio degli altri, e per una società più umana, coesa e solidale. La scuola, del resto, non dovrebbe avere che questa finalità: non aumentare il livello della prestazione (obiettivo importante ma secondario) ma promuovere lo sviluppo dei talenti, incoraggiando ciascuno a tirare fuori il meglio di sé. Il Premio Mondi Lucani ha una rilevanza antropologica, inoltre, in quanto promuove e fortifica le eccellenze lucane, nella consapevolezza che l’identità culturale e il senso di appartenenza ad una terra significhi avere delle radici, una sorta di base sicura da cui poi poter viaggiare per esplorare nuove opportunità. Ancora, ha una valenza politica, in quanto attraverso iniziative come queste, che partono dal terzo settore, si avvia un motore che genera partecipazione, innovazione e sviluppo per la nostra terra e non solo. Un monito per i giovani, oltre che una occasione per aumentare la motivazione ad apprendere, e non soltanto a saper fare le cose, ma a saper essere cittadini responsabili e partecipi al benessere della intera comunità.